fbpx

Il giorno del debutto ho un’abitudine. Un rito. Un bisogno. Una di quelle cose che ti fanno sentire a casa perché le fai da anni e in quella cosa ti riconosci.
E noi attori che entriamo ed usciamo da storie e vite di altri abbiamo così bisogno di trovare casa non nel mattone ma nelle cose quotidiane, nei gesti, nei luoghi dove si ritorna. Ecco. Il giorno del debutto. Quando sei a tanto così dal salto mortale senza rete.

Ho bisogno di fare una cosa stupida, futile, frivola. Vado in centro e mi compro uno smalto. Uno smalto, sissignore. Rosso.
Che uno pensa chissà come si preparano gli attori il giorno del debutto. Stanislavskij Grotowski e pace all’anima loro. No. Uno smalto mi salva la vita.
Uno smalto a ricordarmi che in fondo è solo un lavoro e non un’operazione a cuore aperto. È solo un lavoro, e noi attori siamo profondi e intensi, ma anche così sciocchi da adorare il momento degli applausi e il nostro nome sulla locandina.
Siamo acrobati dell’anima ma anche vanitosi permalosi e così desiderosi di piacere a tutti, nessuno escluso. Siamo investigatori dei meccanismi vitali ma anche speriamo che,dove si va a mangiare dopo, la pizza sia buona.

Uno smalto. Rosso fuoco.
A ricordarmi che sì io reciterò bene ma tu pubblico,per favore, mi puoi amare ? Grazie.
Amen

Vuoi ricevere in anteprima le mie storie?

Iscriviti qui con la tua mail!

Grazie mille per esserti iscritto! Adesso riceverai le mie storie in anteprima!