Questa foto si chiama “La gioia”.
E per raccontarvi questa storia devo fare una premessa.
C’era un tempo in cui credevo di sapere un bel po’ di cose sull’amore. Sì.
E vabbè, capitano momenti in cui ti sopravvaluti.
Poi è finita una storia importante e sono rimasta squarciata rotta e a pezzi per un bel po’.
Parecchio po’. E sono rimasta singola per 10 anni. Avventurette, incontrini , robe inconsistenti.
Ma l’amore no. Più avuto a che fare.
E allora ho cominciato a pensare che delle cose dell’amore io proprio non avevo capito nulla.
E che forse non ne avrei MAI capito nulla.
E anche questo capita, che prima credi in qualcosa, poi perdi fiducia in modo inesorabile e l’unica soluzione possibile ti sembra mandare tutto a cagare senza passare dal via.
Fatto.
Poi è arrivato M.
Ma non è questa la storia di M. che magari racconterò in un altro momento.
Questa è la storia di questa foto, che si chiama “La gioia”.
Eravamo in vacanza e stavamo per immergerci in un mare meraviglioso che si insinua tra scogli e il nulla assoluto. Acqua altissima, possibilità di circumnavigare le scogliere solo se sai nuotare bene. Panorama paradisiaco.
Altra piccola premessa: M. ha con me mille attenzioni, in particolare è attento quando mi scivolano dalle mani desideri,piccoli e grandi che siano. Se dico «come era bello un tempo ricevere lettere», qualche giorno dopo mi arriva a casa una lettera scritta a mano. Se esce il libro della mia scrittrice preferita, ce l’ho sul comodino prima che la Feltrinelli di Firenze ce l’abbia nello scaffale. Insomma, lui registra tutto quello che può realizzare per me e cerca di farlo.
Bello.
Eravamo lì, all’entrata in mare, davanti a questo posto meraviglioso. Ci infiliamo e subito l’acqua diventa profonda. Io so stare a galla, ma da sola non mi allontano, non mi fiderei. Non nuoto, papereggio. Ci infiliamo e M. mi fa: E se vado? E negli occhi uno scalpitare. Vai, certo! Gli dico. E in un attimo è già lontano.
Io rimango lì.
Mi tengo a galla, provo ad allontanarmi un po’ ma mi stanco subito, faccio un giretto breve e poi mi fermo su uno scoglio. E aspetto che M. ritorni. Mi ci faccio portare da lui!, penso.
E aspetto. Aspetto. E aspetto. Ma M.non torna.
Mi sale la rabbia, uffa. Mi sale la rabbia e mi sento abbandonata, uffa. Di colpo sono Penelope che aspetta Ulisse e si sa bene come è andata la storia. Mi sale la rabbia.
Ora quando torna glielo dico. Comincio a caricare: IO VOLEVO CHE STESSI QUI CON ME! Perché mi hai lasciato qui? Mi hai dimenticato per tutto questo tempo? Avevo bisogno di te e tu dov’eri? E via di conseguenza tutte quelle cose sciocche che vengono da dire quando ci si arrabbia.
Tutte ma proprio tutte.
Poi è successa una cosa.
Che M. è tornato. E quando sono andata verso di lui col naso all’insù e tutta gonfia di arrabbiatura pronta a sparare a zero
ho visto i suoi occhi.
Gioiosi. Brillavano. Felici e illuminati. La gioia di un bambino che vede le onde del mare la prima volta. E mi dice: un bagno così non lo facevo da anni, stupendo! Bellissimo! Meraviglioso!
E quei suoi occhi, scintille di gioia.
Ecco.
A vedere quella gioia, tutta la mia arrabbiatura si è sciolta, caduta, sparita.
La sua gioia era l’unica cosa che esisteva al mondo in quel momento. Sono stata travolta dalla sua gioia e mi sono sentita gioiosa anche io. Ho avuto solo voglia di abbracciarlo e di essere felice con lui.
Accidenti. Forte.
E’ un piccolo evento questo, piccolissimo.
Eppure oggi riguardando questa foto ho pensato che mi sembra di aver capito una cosa sull’amore. Su cosa potrebbe essere.
Che tu hai dei desideri che speri che l’altro realizzi. A volte succede, altre volte no.
Ma quello che succede sempre quando sei in amore è che se vedi una gioia, anche piccola, nella persona che ami, sai benissimo che l’unica cosa che conta è quella gioia. Che più urgente e importante della sua gioia non c’è niente.
Niente.
O almeno, di sicuro, la tua gioia personale viene per seconda.
Se la persona che ami è felice
tu sei più felice di quando sei felice tu.
Superlativa come sempre….
splendido
Stupendo bravissima, verissimo, tantissimo. Tutto.
Sono convinto che ciò che hai scritto è tutto vero ma se anche non lo fosse lo trovo bellissimo e anche se non sono più giovanissimo mi ci rivedo appieno.
Proprio così…”Ma quello che succede sempre quando sei in amore è che se vedi una gioia, anche piccola, nella persona che ami, sai benissimo che l’unica cosa che conta è quella gioia. Che più urgente e importante della sua gioia non c’è niente”. Un bacio Silvietta!!!