Era una giornata tranquilla.
Ma sono tutte giornate tranquille finché non succede l’irreparabile.
Ma questa era particolarmente tranquilla:domenica, pranzo con madre,un caffè con gli amici, non piove più. Sto bene.
Almeno mi sembra. Pensavo.
E poi, l’irreparabile.
Premetto che sono una persona onesta, lo giuro.
Mai rubato, l’unica volta avevo 13 anni e facevo il palo alla mia amica del mare. Lei veniva dalla città, aveva già le tette e aveva un sacco di fidanzati. Io avevo la frangia, venivo dal paesello e non avrei mai avuto le tette.
Mi convinse, dai che senti un brivido.
No, non ce la faccio.
Dai che è figo io lo faccio sempre tanto non se ne accorgono.
In due in bicicletta, supermercato, lei dentro a rubare rossetti e patatine e io fuori a guidare la bicicletta per la fuga. Cuore all’impazzata. Forse scoppia, pensavo. Le mani tremavano. Il brivido non l’ho sentito e ho avuto un trauma perché quando è uscita ridendo io mi sono bloccata e lei è scappata via con la bici.
Io ho pianto e sono corsa a casa da mia nonna. Ecco, così.
Quindi oggi, autostrada. Poco traffico.
Esco al casello, vado in quello dove c’è meno fila.
Solo una macchina davanti a me. Vedo che ha problemi col pagamento, o con la ricevuta.
Sta ferma un po’. Ma io non ho fretta e non ho nessuno dietro. Aspetto. Tranquilla.
Discute all’altoparlante forse. Ha chiamato per un problema. Boh. Aspetto, tranquilla.
Finalmente parte. Tocca a me. Mi avvicino, mi posiziono, tiro fuori il portafogli, inserisco il biglietto.
E lì è un attimo, velocissimo.
Guardo il piccolo schermo e c’è scritto : ARRIVEDERCI.
Arrivederci?
Poi sopra, 8 euro.
E sotto , ARRIVEDERCI.
Lo dice anche la voce: ARRIVEDERCI.
Guardo avanti, la sbarra si apre.
No.
No.
E ora scrivo NO ma lì non ho avuto tempo di pensare.
Arrivederci, e la sbarra si apre.
Un attimo.
E parto. Oddio.
Parto, non sgommando, non con fretta. Semplicemente, parto. Passo.
Arrivederci, la sbarra si apre, io passo.
Non ho pagato,oddio.
Subito il cuore parte all’impazzata. Forse scoppia. Mi si apre un buco all’altezza dello sterno, forse muoio invece comincio a ridere.
Oddio, rido.
E intanto vado . Rido e rabbrividisco.
Cosa ho fatto?
Mi arriva un messaggio sul cellulare. Penso, ecco, mi hanno trovato già. Individuata.
Ci controllano, sanno tutto di noi, cosa facciamo, dove siamo che macchina abbiamo. Sono fregata. Mi prenderanno, mi arresteranno, andrò in prigione.
Per 8 euro. E continuo a guidare.
Cosa ho fatto? Cosa ho fatto? E se l’ho fatto senza pensare ma seguendo un istinto, allora cosa ho dentro? Si comincia così, poi si bucano i semafori rossi, poi si avvelena il gatto piscione che attenta ai tuoi fiori e l’attimo dopo vai a rapinare una banca.
Fermatemi. Aiuto. Non volevo. Ma non dicono tutti così i criminali intervistati?
Sono fregata. Non rido più, ma stringo il volante e sento quel brivido. Oddio.
Cosa è. Rivalsa. Verso chi?
Sento il rumore di un elicottero, sono venuti a prendermi.
È la polizia, i carabinieri, no è la CIA.
È un attimo e sono OJ Simpson che fugge in autostrada e tutta la polizia dietro e tutta l’America che segue l’inseguimento.
Mia madre dirà in tv che ero una brava ragazza e che è colpa della società.
Chi ha visto i miei spettacoli dirà che amavo le storie di donne forti che vanno contro tutto e tutti.
E che vuoi, c’è chi va contro la chiesa, chi va contro i padroni, e io mi ribello con Autostrade per l’italia. Ognuno fa quel che può.
E intanto continuo ad andare.
E sto per arrivare a casa. Ancora qualche km.
Davanti a me c’è un semaforo. Arancione.
No.
Mi avvicino.
Diventa rosso.
No.
Mi avvicino…
No!
…
Mi fermo.
Respiro. Sono sudata. Riparto col verde e appena posso accosto.
Scendo dalla macchina.
Respiro.
Mi calmo.
Non so cosa succederà di me, ma se domani verranno ad arrestarmi sappiate che ho avuto una vita non facile ma bella.
E che, in fondo, volevo solo raccontare storie.
Silvia complimenti! Aperto stamattina col caffè in mano e la prospettiva di una giornatina di quelle….mi sono ritrovata a ridere alle lacrime davanti allo schermo, rileggendo vari passaggi più di una volta e ridendoci sopra una seconda e terza volta…come partire bene con brio, umorismo e un bel racconto! grazie mille!
EVVIVA!Servite le storie della Frasson la mattina col caffè e la vostra giornata comincerà con brio, potrei usarlo come spot promozionale!