fbpx

Oggi è successa una cosa per la prima volta .

Vivo in collina, quindi i rapporti sociali già nella vita di prima erano ridotti al minimo.

Cioè, te li devi andare a cercare quassù, altrimenti cinghiali lepri e gatti dei vicini. E i vicini, pochi ma buoni.

Oggi sono uscita per andare in farmacia, sono arrivate le mascherine e sì, Silvia te le metto da parte, passa quando vuoi.

Che una cosa bella bella per me della vita quassù è che entri in farmacia e ciao Silvia, entri al circolino ciao Silvia e insomma è una piccola comunità. Amo le abitudini e sono una maledetta romantica.

Ma andiamo avanti.

Aspetto il mio turno in farmacia, viene ad aprirmi la dottoressa ciao Silvia, prendo le mascherine, pago, esco.

Mi giro per andare e dall’altra parte della strada c’è una delle due ragazze che gestiscono il circolino arci.

Oddio, sguardo amico.

Oddio, tuffo al cuore.

Ciao Silvia!

È la prima persona conosciuta che incontro da quando …

Esce da lì – circolino chiuso ovviamente – con mascherina e guanti, mi sorride come sempre fa quando entro al circolino.

Io la guardo, per un attimo attonita.

Poi grido (esagero, non trattengo) un ciaooooo. Ma non mi basta.

Porto le mani davanti alla bocca e lancio un bacio e poi saluto ancora con la mano e ancora e ancora e ancora. Ma non mi basta.

Mi blocco a guardarla andar via dall’altra parte della strada.

Lì. Piango.

Una crisi. A singhiozzo.

È dal 4 marzo che non vedo qualcuno che non siano i miei vicini.

È dal 4 marzo che non incontro qualcuno della vita di prima.È dal 4 marzo che non vedo il mio compagno, mia madre ( lei dall’ultima volta che sono stata a casa), i miei allievi che sono parte della mia famiglia.

Piango e non riesco a frenarmi.

E chiedo scusa, scusa scusa scusa mondo, scusatemi tutti voi che purtroppo non ci siete più, perdonatemi.

Ma oggi sento la mancanza straziante di tutto.

Del mondo là fuori, dei colori, dell’amore e degli affetti.

Mi manca la vita, mi manca mi manca, cazzo.

Sento la gravità di tutto tutti i giorni, sono una brava cittadina, vado a fare la spesa ogni otto giorni, ma oggi mi manca la vita, cazzo .

Mi mancano gli abbracci, il caffè al circolino, la pizza fuori, le passeggiate in queste colline splendide. Mi manca tutto.

Ci penso tutti i giorni alla gente che muore, a come si muore, alla solitudine degli altri, alle difficoltà degli altri, peggiori delle mie.

Oggi chiedo scusa all’universo e mi prendo questo momento di strazio personale, e penso a tutto ciò a cui non si deve pensare mai per sopravvivere col cuore intatto : a quando rivedrò mia madre e il mio compagno. A quando aspetterò nella sala di lavoro l’arrivo dei miei allievi. A quando mancheranno 10 minuti e poi si spegneranno le luci e comincerò a recitare.

A quando potrò correre fuori, diomio!

A quando potrò saltare al collo al primo che passa.

Che faremo così eh.

Come diceva De André : sarà la prima che incontri per strada.

Che la vita quando la potremo ritrovare la riabbracceremo ovunque

negli altri – in chiunque

e nelle cose – qualunque .

Vuoi ricevere in anteprima le mie storie?

Iscriviti qui con la tua mail!

Grazie mille per esserti iscritto! Adesso riceverai le mie storie in anteprima!