Questa pianta di gelsomino è stata la prima che ho comprato quando mi sono trasferita in collina. Era piccolina.
Poi nel tempo, velocemente, è cresciuta molto.
Si è arrampicata audace per la ringhiera fino a coprirla tutta, poi sopra le persiane, poi sulla porta.
Ben presto, ho dovuto cambiarle vaso, ne serviva uno enorme.
A maggio, uno spettacolo di fioritura.
Quelle cose che ti strappano un sorriso e un attimo di meraviglia ogni giorno. La natura, insomma.
L’estate scorsa ho lavorato tantissimo (ah, il lavoro, che bel ricordo!) e sono stata via da casa per mesi, inevitabilmente. Quando a fine settembre sono tornata, dopo la calda estate che abbiamo avuto, quel gelsomino era tutto secco. Completamente.
Che dispiacere.
“Taglialo Silvia, ormai è andato. Ne prenderai uno nuovo”. Dicevano le persone a cui chiedevo.
Mai avuto il pollice verde, solo passione, scoperta da quando vivo quassù .
Ho provato ad annaffiarlo, non reagiva.
Rimaneva secco, muto. Sembrava non esserci già più.
“Taglialo Silvia”. Che dispiacere.
Ho aspettato giorni.
Passavo, lo guardavo. Dovevo segnarne la fine, non riuscivo.
Un giorno, era ormai fine settembre, ho fatto pulizia.
Armata di forbici da potatura, a suon di sospiri.
Ho riempito molti sacchi coi suoi rami secchi. La ringhiera è tornata nuda. E senza compagnia.
Era rimasto solo un piccolo agglomerato di rametti, infilati in tanta terra, in quel vaso enorme. Rametti secchissimi.
…
Li ho guardati a lungo.
Li ho lasciati lì. Tanto, che noia danno.
E poi… Vedi mai.. Che mi costa sperare ancora un po’?
A sperare non si fa fatica.
Abbiamo avuto un bell’ottobre. Quando gli passavo accanto buttavo sempre un occhio, senza aspettative, ma lo buttavo..
Un giorno… Un tuffo al cuore. Uno sputarello di verde.
I giorni dopo, due. Poi, tre.
Era in un periodo strano per spuntare, alle porte della stagione più fredda, eppure appena ha potuto si è fatto vedere, giusto per dire: “Ehi, ci sono eh. Hai fatto la scelta giusta. Tornerò! Ricomincerò! Come fossi nuovo! Lasciami riposare i prossimi mesi, ma sappi che ci sono!”.
E’ passato l’autunno, l’inverno. Ora siamo qui. Alle porte di questo Maggio.
Dal primo sole lui si è lanciato. Foglie foglie foglie!
Guardare il suo nuovo spuntare allegro e prepotente è la mia forma di meditazione. Starei lì, ore.
Di nuovo, mi strappa un sorriso.
Che bel gesto di speranza, il suo ricominciare.
E come ne sanno eh, le piante, di come si ricomincia.
Vorrei che me lo insegnassero.
Ora la cosa commovente è questa : appena ha potuto, con il suo primo ramoscello nuovo,
si è allungato si è allungato si è allungato.
E si è aggrappato alla ringhiera. Si è agganciato. Abbracciato.
Come a dire, tienimi. E anche : eccomi, presa! Da qui, con te, sarà più facile proseguire!
Ecco. Ho capito.
Appena si può, ricominciare. Agganciarsi a qualcosa di forte. Una ringhiera, un credo, un sogno, un affetto, una nuvola del cielo.
Agganciarsi e proseguire più forti.
Insegnami come si fa, gelsomino.
Un augurio. E una piccola storia di speranza. Per tutti.
Per il ricominciare che verrà.
[ la foto è di repertorio, del gelsomino come era e come sarà. E di me quando ancora non volevo sembrare una ragazzina e tenevo i capelli lunghi]
Brava! Anch’io difficilmente taglio via del tutto una pianta, anche se mi sembra secca. Poto il più possibile, ma qualcosa la lascio sempre e di norma quel pochissimo germoglia di nuovo.
Le piante insegnano tanto e non solo speranza.
Vero Carla, verissimo. Le piante hanno molte cose da dirci…E ne sanno più di noi delle cose della vita.
Le piante rispondono sempre con gioia al nostro amore e alla cura che abbiamo per loro!
..Le piante rispondono sempre, sì. Rispondono, sempre.
Silvia, che bella espressione “uno sputarello di verde”, la mi garba assai. Sputarello ha il sapor di Toscana, se fosse sìculo (come Pirandello) sarebbe meschinello. Un mio amico purista direbbe: “non meschinello, iin siciliano si dice mischinu”. Ma io ribadisco: verdissimo sputarello meschinello, perché fa rima anche con Antonello (da Messina) e il suo sorriso dell’ignoto marinaio.
viva la molteplicità dei dialetti!